PAINTING ROCK

La storia dei primitivi rivive nella grande parete di roccia di fianco alla cascata di Oltremare, tra colori e fantasia.
PAINTING ROCK

Un’esperienza unica tra i colori e i sogni dei disegni rupestri! 

La storia dei primitivi rivive nella grande parete di roccia di fianco alla cascata di Oltremare, tra colori e fantasia. E' Painting Rock l'area dedicata alla storia delle Pitture Rupestri, una delle più affascinanti testimonianze del nostro passato remoto. 

Lo studio delle pitture rupestri è un campo interdisciplinare che ci permette di gettare uno sguardo affascinante sul mondo dei nostri antenati. Grazie al lavoro degli archeologi specializzati in preistoria e di altri esperti, possiamo apprezzare la bellezza e la complessità di queste antiche opere d'arte e comprendere meglio le società che le hanno create.

La disciplina che si occupa specificamente dello studio delle pitture rupestri è l‘Archeologia preistorica, anche se altre specializzazioni vengono coinvolte.

Antropologia: per comprendere i significati simbolici e rituali associati alle pitture.
Storia dell'arte: per analizzare le tecniche artistiche e le evoluzioni stilistiche avvenute nel tempo.
Geologia: per datare le pitture e studiare l'ambiente in cui sono state create.


Cosa studiano gli archeologi preistorici quando analizzano le pitture rupestri?

Tecniche: i tipi di pigmenti utilizzati, gli strumenti impiegati e le tecniche di applicazione.
Soggetti: gli animali, gli uomini e le scene rappresentate.
Simbolismo: il significato delle immagini e dei segni.
Contesto ambientale: la relazione tra le pitture e l'ambiente circostante (grotte, rocce, ecc.).
Datazione: l'epoca in cui sono state create.

Queste rappresentazioni artistiche realizzate sulle pareti delle grotte sono risalenti principalmente al Paleolitico superiore. Si tratta di "dipinti" realizzati sulle pareti delle caverne. Gli artisti preistorici utilizzavano pigmenti naturali, come l'ocra rossa e nera, il manganese e il carbone vegetale, che mescolavano con sostanze grasse per fissarli alla roccia. I soggetti rappresentati erano principalmente animali (bisonti, cavalli, mammuth), ma anche figure umane, segni astratti e impronte di mani.

Perché le realizzavano?
Le ragioni che spingevano gli uomini preistorici a creare queste opere d'arte sono ancora oggetto di dibattito tra gli studiosi. Sono diverse le ipotesi più accreditate.

Riti magici: le pitture potrebbero essere state utilizzate durante riti legati alla caccia, per propiziarsi la buona sorte o per entrare in contatto con lo spirito degli animali.
• Comunicazione: potrebbero essere state un modo per comunicare all'interno del gruppo, trasmettere conoscenze o raccontare storie.
• Espressione artistica: semplicemente, gli uomini preistorici potrebbero aver sentito il bisogno di esprimere la loro creatività e di lasciare un segno del loro passaggio.

Elementi comuni

• Animali: i soggetti più comuni nelle pitture rupestri sono gli animali, soprattutto quelli cacciati per il cibo. Questo suggerisce un legame profondo tra l'uomo e la natura.
• Scene di caccia: molte pitture raffigurano scene di caccia, che potrebbero essere state utilizzate per celebrare successi passati o per predire il futuro.
• Simboli astratti: oltre alle rappresentazioni realistiche, sono presenti anche numerosi segni e simboli astratti, il cui significato è ancora oggetto di dibattito.

Dove sono state trovate?
Sono state scoperte in diverse parti del mondo, ma i siti più famosi si trovano in Europa, in particolare in Francia e in Spagna. Tra i siti più importanti ricordiamo:
Lascaux (Francia) una delle grotte più famose al mondo, con pitture straordinariamente ben conservate;
Altamira (Spagna) un'altra grotta di grande importanza, con soffitti adornati da numerose figure animali;
Shove Cave (Inghilterra) un sito meno noto, ma che ha rivelato pitture di grande interesse. 


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